Portale De Leva (sec. XIV): elegante esempio di perfetto stile chiaromontano, testimonianza del grande fervore costruttivo dei Chiaramonte, Conti di Modica e potenti feudatari di Sicilia, che arricchirono l'isola di chiese, palazzi e castelli recanti tutti un'impronta particolare di mediterranea bellezza e di gotica austerità. L'arco segna forse l'ingresso di una piccola chiesa o di una cappella privata. La decorazione a tre ordini, (zig-zag, foglie d'acanto e arabeschi) finemente ricamati, ne fa il più bel portale di Modica.

Portale De Leva

Chiesa del Carmine

Chiesa del Carmine: edificata in forme gotico-sicule intorno al 1250, epoca in cui i Carmelitani, cacciati dalla Palestina, arrivarono a Modica, fu parzialmente distrutta dal terremoto del 1693. Della primitiva costruzione rimane la parte inferiore del prospetto con portale e rosone, mentre la parte superiore è un rifacimento barocco, successivo al terremoto. Nell'interno, ad una navata, una marmorea Annunciazione (ca. 1550) attribuita ad Antonello Gagini e alla sua bottega. Accanto alla sagrestia, una cappella gotica conserva tracce di affreschi. L'attiguo Convento dei Carmelitani ospita attualmente la Caserma dei Carabinieri.

Unito al Convento dei Carmelitani, l'Auditorium Campailla ha un bel prospetto liberty e occupa il sito della distrutta chiesa di S. Giovanni Battista, il cui annesso ospizio è oggi sede del Museo Campailla, in corso di allestimento, contenente le stufe mercuriali o botti del Campailla (1698), che conseguì ottimi risultati con la terapia da lui inventata per la cura della sifilide.

Campailla Foto

Mercedari Foto

Palazzo dei Mercedari: austero edificio settecentesco annesso al Santuario della Madonna delle Grazie, ex convento dei Padri Mercedari, adibito a lazzaretto durante la peste del 1709, ospita la Biblioteca Comunale, ricca di incunaboli e cinquecentine, il Museo Civico, che, oltre al prezioso bronzetto ellenistico detto Ercole di Cafeo, venuto alla luce a Modica, raccoglie molti interessanti reperti paletnologici, archeologici e storici; e il Museo Ibleo delle Arti e Tradizioni Popolari.

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