Santa Maria del Soccorso, edificata nel 1630 (quando i Gesuiti, per volere di Vittoria Colonna, Contessa di Modica, arrivarono in città, fondando scuole e centri di assistenza), ha un prospetto convesso, in un barocco singolare detto appunto gesuitico. Nell'interno, ad una navata, una statua in marmo di Nostra Signora del Soccorso (1507), attribuita a Giorgio da Milano. Annesso alla chiesa, il monumentale Palazzo degli Studi, di fronte al quale si trova un piccolo teatro dell'ottocento (Teatro Garibaldi), ospita attualmente il Liceo Classico, dopo essere stato sede, nel sec. XVII, del gesuitico Collegium Muthicense che rilasciava diplomi di laurea. |
|||
Palazzo Polara: austero edificio barocco, sede della Pinacoteca Comunale. Insieme a questo sono degni di menzione Palazzo Manenti (noto per il suo prospetto decorato e le mensole antropomorfe dei balconi, che lo rendono un bell'esempio di edilizia civile del '700), Palazzo Tedeschi, Palazzo Tommasi Rosso (noti per i balconi modellati e arricchiti da inferriate spagnoleggianti, mensole, decorazioni e mascheroni antropomorfi)... |
|||
Duomo della città alta, prototipo delle chiese settecentesche di Sicilia e capolavoro del barocco ibleo. La visione è resa più suggestiva dall'ardito slancio della parte centrale del prospetto, che s'innalza ad includere la torre campanaria, inserendosi armonicamente nel contesto paesaggistico, che richiama la scenografica impostazione della romana Trinità dei Monti. |
|||
Santa Maria di Betlem: costruita sulle rovine di quattro chiese (S. Maria di Berlon, S. Bartolomeo, S. Antonio e S. Mauro), ha un impianto del 1400, quasi completamente rifatto in epoche diverse, che conserva, nella parte inferiore del prospetto, un'aria rinascimentale. L'interno, a tre navate, con bel soffitto ligneo a cassettoni (1875), ha una Assunta (1713) del modicano G. B. Ragazzi nell'abside e un Presepe (1882) di fra Benedetto Papale che, in una scenografia che ricorda le "cave" modicane, inserì le statuine di terracotta, che indossano i costumi locali dell'epoca e che furono realizzate dalla bottega calatina dei Bongiovanni-Vaccaro e dall'Azzolina. Chiude la navata destra una splendida testimonianza della primitiva costruzione, sopravvissuta al terremoto del 1693: la Cappella del Sacramento (sec. XV-XVI), che ha un portale tardo-gotico con elementi arabi, normanni e catalani. Sul fianco esterno della chiesa, si può ammirare la Lunetta del Berlon (sec. XV-XVI), pregevole bassorilievo di ignoti artisti locali raffigurante una natività, probabile arcosolio del portale della Chiesa di S. Maria di Berlon. |
|||