ENRICO MALTESE
Autodidatta ed animato dal desiderio di conoscere meglio i segreti dell'arte, decise ben presto di recarsi a Napoli alla scuola di Domenico Morelli, indiscussa autorità pittorica del suo tempo.E' proprio a Napoli, nel 1880 espose la sua prima opera " A Margellina" che piacque subito per quella spontaneità di composizione che aveva guidato un giovane appena diciottenne ad affrontare per la prima volta la critica ufficiale. |
Il successo fu immediato e meritato ma fu a Torino che, a soli 22 anni, con la "Festa del Patrono di Modica", Enrico Maltese si impose all'attenzione generale, guadagnandosi una medaglia d'oro e suscitando attorno a se interesse e grandi speranze, nella certezza che il suo entusiasmo e le sue innate qualità avrebbero dato maggiore finitezza alla sua arte. A Napoli gli fu compagno indivisibile, l'amico e concittadino Pietro Floridia. Mentre Maltese otteneva caldi consensi per la sua pittura, Floridia componeva "Maruzza", Maltese volle essere intimamente vicino al suo fraterno amico creando per l'opera "Maruzza" i figurini per i costumi. Furono sette i figurini creati, furono sette veri e propri quadri dipinti ad olio su tela, alti circa un metro ritraenti costumi del popolo siciliano con un verismo e con un'arte degna di un maestro. |
Autore geniale, lavorò molto prendendo parte alle "Mostre d'arte" delle più importanti città europee, con "Cara memoria" all'Esposizione di Monaco di Baviera, "Una via di Modica" molto ammirata alla Mostra di Parigi mentre altre sue opere si trovano a Dresda, Vienna, Francoforte sul Meno, Parigi....... |