La Tecnica Incisoria

   
 

MANIERA NERA o MEZZOTINTO

Tecnica calcografica diretta, nella quale la granitura della lastra viene ottenuta, non per l'azione mordente dell'acido come nell'acquatinta, ma mediante uno strumento a forma di mezzaluna fittamente dentata e immanicata, chiamato 'berceau', che viene fatto oscillare ripetutamente, con manuale pressione e in più direzioni, lungo tutta la superficie della lastra. Dopo aver reso il metallo completamente granito (in grado di restituire in stampa un nero uniforme), si passa all'uso del raschietto d'acciaio per rendere lisce quelle parti che si vogliono bianche, o alla pietra d'agata per gli sfumati, procedendo quindi con un sistema inverso quello consueto dell'incisione, alla costruzione dell'immagine. La più antica stampa conosciuta, realizzata con tale tecnica, è quella denominata "Il grande carnefice" del 1660, attribuita a R. Von Der Pfalz, mentre uno dei più celebri esempi è costituito dall'incisione "EI Coloso" di Goya (1815 ca.) Esportata in Inghilterra, conoscerà nella seconda metà del XVIII secolo grande diffusione e fortuna, soprattutto nel ruolo riproduttivo dei dipinti. Nel XX secolo, è significativa l'opera incisa a mezzotinto del giapponese Y. Hamaguchi (n.1909). In anni recenti si è diffuso il metodo della granitura ottenuta con vernice spray e la successiva acidatura. In questo caso si deve specificare: maniera nera su zinco (oppure ferro, rame, ecc.) granito a mordente.

 
   
   
   
     
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