Clamoroso: rinvenuta a Modica la Carlotta Clépier di Pietro Floridia

La scoperta di una serie di manoscritti, appartenenti a più versioni dell’opera, attesterebbero la mancata distruzione, gesto in passato attribuito all’illustre modicano.

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Da qualche giorno è all’esame dei componenti del Centro Studi ‘P.Floridia’ una serie di manoscritti appartenenti a tre versioni della Carlotta Clépier, opera prima del compositore modicano. L’opera venne abbozzata nel 1881 (un quaderno autografo riporta la dicitura Pozzallo 27 agosto 1881) su libretto di Antonio De Lerma dei Castelmezzano. Ricevette una prima esecuzione in veste concertistica il 25 aprile 1882 e, finalmente, in forma scenica il 7 maggio dello stesso anno al Circolo Nazionale di Napoli. Si tratta di un’opera brillante in tre atti la cui trama è ambientata nel XVI secolo e si svolge all’interno del Palazzo Reale di Lisbona. Qui la regina Isabella ha una storia d’amore col cadetto francese Leone. L’idillio viene turbato dall’arrivo di una vecchia fiamma di Leone, la modista Carlotta Clépier. Per non farsi trovare con Leone dalla regina la modista si traveste da capitano dei paggi. Per mettere alla prova l’amore di Isabella per Leone Carlotta, ancora sotto mentite spoglie, insidia invano la regina. Alla fine Carlotta verrà smascherata e confesserà. La regina è clemente ed acconsente all’unione della modista col gentiluomo Tancredi Bambinelli, mentre rende pubblica la sua storia d’amore con Leone.

Floridia ha suddiviso la materia della trama, che ho frettolosamente suntato, in ventiquattro numeri così organizzati:

Preludio

Atto I

1: Introduzione e Coro

2: Scena e duettino (Contessa e Leone)

3: Scena e duetto (duetto: Leone e Isabella)

4: Scena e duetto (duetti Isabella e Bellaflor, poi Leone e Bellaflor)

5: Scena e duetto (Carlotta e Leone)

6: Scena ed aria buffa (Tancredi)

7: Scena e terzettino e quartetto (Carlotta, Tancredi, poi con Leone, infine anche Contessa)

8: Marcia trionfale e Finale 1° (coro, Carlotta, Tancredi, Leone, Contessa e Bellaflor)

 

Atto II

9: Introduzione e Coro

10: Brindisi (Leone, Giovanni, poi Carlotta e Leone

11: Duetto (Carlotta e Leone)

12: Romanza (Leone)

13: Duetto (Isabella e Leone)

14: Scena (Bellaflor, Isabella e Leone)

*[15: Quartetto : Pezzo concertato e coro. (Carlotta, Isabella, Bellaflor e Leone)

16: Finale 2° (Carlotta, Isabella, Bellaflor e Leone)]

 

Atto III

15: Coro di Paggi

16: Marcia e coro

17: Duetto buffo (Tancredi e Carlotta)

18: Scena (Contessa ed Isabella)

Recitativo (Isabella)

19: Duetto (Contessa ed Isabella)

20: Recitativo (Isabella) + Duetto (Carlotta e Isabella)

21: Duetto (Isabella e Leone)

22: Scena e terzetto (Isabella, Leone e Bellaflor)

23: Scena - arietta (coro e solisti tutti)

24: Finale ultimo

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*incoerenza della divisione emersa dal confronto delle varie redazioni

Per l’organico strumentale l’illustre modicano si è servito di (in partitura dall’alto in basso): fiati (ottavino, flauti, oboi, clarinetti in la, fagotti, corni in la, trombe in la, tromboni, ofcleiden), percussioni (timpani mi-la, grancassa e piatti), e archi (violini Ii e Iii, viole, violoncelli e contrabbassi).

Per quanto riguarda i solisti il compositore ha scelto, per interpretare i vari ruoli, le seguenti tessiture:

Leone di Vallercy (tenore);

Isabella, regina di Portogallo (mezzosoprano);

Carlotta Clépier (soprano);

Giovanni, servo di Leone (tenore);

Conte di Bellaflor, governatore del palazzo (basso comico);

Tancredi Bambinelli (baritono);

Contessa, mogliedi Bellaflor (mezzosoprano);

Coro a 4 voci (BTCS).

Il fortuito ritrovamento della Carlotta Clépier segna certamente una tappa importante per la ricerca, soprattutto per quanto riguarda l’analisi del percorso creativo del compositore. Allo stato attuale, lo studio filologico dei manoscritti rimane però un’occupazione secondaria del Centro Studi, impegnato a tutta forza in un processo di globale rivalutazione di Pietro Floridia che si concentra sulla riproposizione e sull’indagine dei capolavori del maestro modicano (vale a dire, per il versante orchestrale, la Sinfonia in re minore, già incisa su compact disk nel 1994 e proposta all’estero; per il versante operistico Maruzza e La colonia libera: la prima è già stata inserita nel programma sinfonico del M° Silvano Frontalini e potrebbe ricevere presto una messa in scena). Quindi, Carlotta Clépier, in quanto opera giovanile che risente del passato e degli studi scolastici, dovrà attendere tempi più maturi sia per la ricerca che per una sua eventuale riproposta.

Dario Adamo

 

[Incipit analitici della romanza di Leone (N:12) in riduzione per canto e voce di D. Adamo:

a) Recitativo (batt. 1-2); b) Aria (batt. 20.4-22.2); c) Finale (batt. 58-61.2); trascr. informatica Vincenzo Cesareo].

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