Bibliografia

(41)P. ORSI, Relazione preliminare sulle scoperte archeologihe avvenute nel sud-est della Sicilia nel biennio ½ 1905 - ½ 1907. VI. Modica, in NSc 1907, p. 485, nota n. 1.

(42)MODICA SCALA, Pagine di pietra..., cit., p. 526. L’epigrafe è conservata al Museo Civico di Modica (inv. 698).

(43)F.L. BELGIORNO, Modica e le sue chiese, Modica 1955, pp. 18 e 42. Si aggiunge che, nel tratto iniziale della vallata omonima, si trovano almeno tre piccoli ipogei: SAMMITO, Elementi topografici..., cit., p. 25.

(44)P. ORSI, Italia meridionale ed insulare, in Atti del III Congresso Internazionale di Archeologia Cristiana, (Ravenna 1932), Roma 1934, pp. 141-154; IDEM, Catacombe in contrada Treppiedi a Modica, in Sicilia Bizantina, a cura di G. Agnello, Tivoli 1942, vol. I, p. 220 e sgg.; ma le antichità di contrada Treppiedi furono segnalate per la prima volta da REVELLI, Il Comune di Modica, cit., pp. 208 e 210; v., inoltre, B. PACE, Arte e Civiltà della Sicilia Antica, vol. IV, Città di Castello 1949, pp. 163-165; O. GARANA, Le catacombe siciliane e i loro martiri, Palermo 1961, pp. 109-110; A.M. FALLICO, Villaggi tardoromani e bizantini della Sicilia Orientale noti all’Orsi e loro attuale consistenza, in Atti del II Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, Matera 25-31 maggio 1969, Roma 1971, p. 180.

(45)DI STEFANO, Recenti lavori..., cit., pp. 681-682, fig. 2. Successivamente Modica Scala (MODICA SCALA, Pagine di pietra..., cit., pp. 550-559) ha presentato la pianta di un altro ipogeo "catacomba anonima", illustrata alla fig. 42, che, in realtà, corrisponde all’ipogeo B di Orsi, e ha segnalato l’eistenza di altri ipogei più modesti.

(46)Relativamente alla chiesa si può avanzare l’ipotesi che possa essere sopravvissuta nella chiesa "di Santa Maria Tripeleri, altrimenti detta Trimisiri" menzionata dal Carrafa (P. CARRAFA, Motucae illustratae descriptio seu delineatio, Palermo 1653, volgarizzato da F. RENDA, Prospetto corografico istorico di Modica, Modica 1869, rist. anast. Bologna 1977, p. 83) alla quale sono molto verosimilmente pertinenti alcuni frammenti architettonici (elementi di un arco ad ogiva), provenienti dal terreno soprastante alla necropoli e conservati in uno degli ipogei; si ricorda, inoltre, che un ipogeo, noto come "a criesia" (= "la chiesa"), tramanda l’esistenza dell’edificio sacro. Carrafa (CARRAFA, Prospetto..., cit., p. 31), già nel 1653, segnalava nella contrada Treppiedi (o Trepileri = tre pilastri) o Tremisiri, toponimo già di per sé eloquente, rovine di antichità, che attribuiva a barbara gente.

(47)Oltre alle epigrafi di Zosimos e di Aithales, ricordiamo le epigrafi di Agathe e di Chrysodoros o Christodoros o Chrysiphoros; per le epigrafi si veda anche A. FERRUA, Sicilia Bizantina, in Epigrafica V-VI, 1943-44, pp. 98-99; IDEM, Le iscrizioni datate della Sicilia paleocristiana, in Kokalos XXVIII-XXIX, 1982-1983, pp. 8-9, n. 18, p. 11, nn. 27 e 28; S.L. AGNELLO, Silloge di iscrizioni paleocristiane della Sicilia, Roma 1953, pp. 39, 47, 88 e 98-99, nn. 69, 70 e 93; M. GRIESHEIMER, Quelques inscriptions chrétiennes de Sicile orientale, in RAC LXV, 1989, p. 158, nota 21.

(48)DI STEFANO, Scavi e ricerche..., cit., pp. 1406-1410; IDEM, Nuove indagini nel cimitero di Treppiedi di Modica (Ragusa), in Atti del VII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, Cassino 1993, in c.d.s. Per altro materiale anforico tardoantico proveniente da Treppiedi, v. RIZZONE, Le anfore..., cit., pp. 112, 115-116: si tratta di anfore africane tarde, di tipo Late Roman 1 prodotto in Cilicia e di Late Roman 10 di produzione egea.

(49)ORSI, Relazione preliminare..., cit., pp. 485-486.

(50)P. ORSI, Frammenti epigrafici sicelioti, in Rivista di Storia Antica V, 1900, pp. 58-59, n. 36.